Non più caldo e non ancora freddo: gli spifferi sono i principali nemici dell’isolamento termico

L’autunno sta arrivando, o almeno per ora è arrivata l’aria fredda che ci ha accolto al rientro dalle vacanze. Per questo motivo è utile trattare un argomento che ha colpito da vicino tanti dei clienti preoccupati, venuti in showroom in questi giorni, per trovare una soluzione agli spifferi che hanno alterato le performance dei loro infissi.
L’arrivo del primo freddo evidenzia tutte le defezioni nell’isolamento termico che fino ad oggi non avevamo notato o che avevamo deciso di affrontare in un secondo momento.
Con l’abbassamento della temperatura l’esigenza principale in termini di comfort abitativo diventa quella di isolare termicamente gli ambienti della propria casa e combattere tutti quei fattori che rendono la casa fredda e umida a discapito del benessere di chi la abita.
A questo proposito tutti sappiamo che per mantenere una temperatura costante, sia d’estate che di inverno, è necessario che le mura domestiche siano perfettamente isolate. Si tratta di un aspetto da non sottovalutare in quanto gli spifferi – oltre a causare malessere fisico agli abitanti della casa – possono andare sensibilmente a incidere sul consumo elettrico, obbligando ad aumentare la temperatura del termostato o a prolungare il funzionamento dei condizionatori. Questo vuol dire solo una cosa: spreco inutile di denaro e di energia. Gli spifferi sono dunque un problema che non può essere rimandato e che necessita di una soluzione efficace prima dell’arrivo dell’inverno.

Come individuare gli spifferi?

Per avere una diagnosi approfondita è necessario effettuare un’indagine termografica con test di tenuta all’aria dell’edificio, tuttavia in fase preliminare potete optare anche per un test fai da te.
Il test della candela è un metodo semplice e veloce che potete usare da soli a casa per individuare gli spifferi. Avvicinate la fiamma della candela all’infisso, in particolare ai bordi e alle parti in cui sono presenti chiusure e cerniere, senza farla entrare a contatto con la superficie dell’infisso; se osservate un movimento della fiamma significa che c’è uno spiffero!
Vi consigliamo di fare il test anche per i cassonetti verificando lo spazio tra guarnizione e muro.

Quante e quali sono le soluzioni possibili?

Questo aspetto dipende da quale risulta essere la causa dei ponti termici individuati.
Se il problema degli spifferi non è così grave da richiedere una sostituzione degli stessi, è possibile optare per soluzioni di isolamento fai da te, facili da applicare che non richiedono interventi invasivi, come l’impiego di schiume isolanti. Tuttavia spesso si tratta di soluzioni temporanee che non vanno a risolvere definitivamente il problema.
Se invece il problema è determinato da una scarsa manutenzione dell’infisso potete intervenire sulle guarnizioni e preparare i vostri infissi all’arrivo del freddo. Consigliamo di anticipare questa manutenzione ordinaria alla stagione autunnale.
Quando invece non c’è più nulla da fare, gli infissi sono usurati, non hanno il doppio vetro, non sono a tenuta termica è il caso di pensare alla loro sostituzione.

Questa volta però, dà valore alla qualità

Scegliere materiali e impianti con il solo criterio del prezzo e del risparmio può sembrare «da furbi» all’inizio, ma come ben sai si rivelerà una scelta sbagliata di cui si presenteranno presto le conseguenze. Insomma: meglio affidarsi a specialisti affermati e preferire i modelli più all’avanguardia, piuttosto che ritrovarsi fra un paio di anni a dover rifare o aggiustare il tutto, da capo.

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